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Terzo settore: si parla di rimborsi ai volontari

Terzo settore: si parla di rimborsi ai volontari

Terzo settore: si parla di rimborsi ai volontari

Il Sole 24 Ore ha recentemente parlato in un suo articolo del meccanismo che regola i rimborsi per i volontari degli Enti del Terzo Settore. Vediamo dunque di fare ulteriore chiarezza.

Rimborsi ai volontari?

Nell’articolo si parla di volontario, quindi di chi presta la propria opera a favore della collettività a titolo personale, spontaneo e gratuito. Il volontario ha diritto ad un rimborso spese quando queste sono documentate ed effettuate per lo svolgimento dell’attività associativa. Il volontario si differenzia dal dipendente, da chi cioè è legato all’ente da un preciso rapporto professionale retribuito. Citiamo l’articolo 17, comma 5, del Codice del Terzo Settore “la qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l’ente di cui il volontario è socio o associato o tramite il quale svolge la propria attività volontaria”. Secondo la normativa dunque, “volontario” è solo quella persona che sceglie di fornire una prestazione a titolo gratuito, senza vincoli di vario genere.

 

E’ interessante notare anche che per alcune tipologie di enti deve essere rispettato un rapporto numerico tra volontari e lavoratori. Nelle Odv e nelle Aps i lavoratori non possono superare il 50% dei volontari o, nelle Aps, il 5% degli associati. Nelle imprese sociali invece il numero dei volontari non deve superare quello dei lavoratori.

Per ottenere un rimborso bisogna quindi che il volontario presenti una certificazione accompagnata da documenti inerenti all’attività effettuata.

 

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