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Donatori di sangue italiani: il numero è in aument...

Donatori di sangue italiani: il numero è in aumento

Donatori di sangue italiani: il numero è in aumento

È un segno in positivo quello che ritrae il numero dei donatori di sangue italiani. Per la prima volta da 10 anni a questa parte infatti si registrano segnali di miglioramento e di una timida ripresa. A fornire il dato è l’Istituto Italiano della Donazione tramite il rapporto “Noi doniamo 2019” in occasione del Giorno del Dono del 4 ottobre. Il documento fotografa l’intero sistema delle donazioni in Italia: chi sono i donatori italiani, quanto donano, a chi e attraverso quali associazioni. Sono in aumento anche i donatori di tempo (volontariato) e, in particolar modo, quelli di denaro.

 

Paolo Anselmi, vice presidente del centro di ricerca Gfk, ha spiegato: “Quanto più si rafforzano le posizioni contrarie all’accoglienza, alla solidarietà, al dono, tanto più una parte degli indifferenti si è svegliata e ha sentito la necessità di un gesto di solidarietà”. Il ricercatore ha poi aggiunto:” I donatori hanno una posizione positiva sul futuro. Inoltre un atteggiamento non ideologico è più orientato al fare e all’idea che anche il piccolo gesto è positivo. Le persone che donano sono più felici, dichiarano una maggiore soddisfazione nella propria vita”.

I numeri dei donatori di sangue

Nel 2018 in Italia i donatori di sangue che hanno svolto almeno una donazione sono stati 1.682.724. Si tratta di circa il 4% della popolazione residente nel nostro Paese con età compresa tra i 18 e i 70 anni. Circa il 92% di questi è iscritto ad un’associazione di donatori volontari. Il numero evidenzia un aumento del 0,2% in più rispetto al 2017. Ricordiamo che il presidente di Avis Nazionale Giampietro Briola ha recentemente sottolineato che il limite di età per le donazioni di sangue non è di 60 anni bensì di 65 (addirittura fino a 70 con la deroga del medico selezionatore). Le donazioni sono più diffuse tra gli uomini e la percentuale dei donatori cresce con l’aumentare dell’età (per questo dato CNS 2017). Il numero medio (indice donazionale) per ogni donatore è invece di 1,8 donazioni all’anno.

 

Per quanto riguarda invece la donazione di organi e tessuti dopo la morte sono 3,2 milioni le persone hanno espresso il proprio consenso (CNT Dichiarazioni 2018).

Il preoccupante calo della partecipazione giovanile e la sfiducia nel terzo settore

Nonostante il trend sia tornato a segnare un “segno più” rimane ancora persistente la difficoltà nel coinvolgere i giovani. Sono loro i più difficili da trascinare nel mondo della donazione. E sono anche quelli che spesso si reputano più diffidenti verso le associazione del terzo settore. Un atteggiamento, questo, molto diffuso in tutto il nostro Paese che porta molti a lamentarsi di una poca trasparenza nella comunicazione e a non diventare donatori.

Cinzia Di Stasio, segretario generale dell’Istituto Italiano della Donazione, ha commentato: “Siamo un popolo di generosi che però deve essere anche educato. Da un lato gli italiani devono imparare a fidarsi. Dall’altro però anche le associazioni di terzo settore devono comunicare in un modo più trasparente quello che fanno con le risorse raccolte e iniziare ad ascoltare le esigenze del donatore per rispondere in modo adeguato”.

 

Il calo della partecipazione giovanile è un segnale di come essi siano spesso poco informati e non allenati alla cultura della donazione. Per questo motivo sono state attuate varie iniziative su tutto il territorio nazionale volte a promuovere l’educazione sanitaria tra i banchi di scuola. Tra queste segnaliamo in particolar modo il Protocollo d’Intesa stipulato dal MIUR con Avis. Per quanto riguarda Avis Provinciale Brescia una delle importanti attività svolte nelle scuole della provincia è il servizio “Piacere: Avis”.

 

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